Scheda specie
Stato di minaccia : fortemente minacciato (EN)
Priorità nazionale : media (3)
Caratteristiche :
- Corpo snello e robusto,
- Testa grande e facilmente distinguibile dal corpo,
- Colorazione grigia chiara o scura, brunastra o beige, raramente verdastra,
- Fianchi con bande nere trasversali (assenti o rimpiazzate da punti nella sottospecie nominale),
- Occhi grandi con pupille circolari,
- Testa composta di squame voluminose,
- Squame labiali (labbra superiori) a contatto con l’occhio,
- Parte posteriori dei bordi delle squame labiali di color nero,
- Presenza di due macchie laterali, bianche, gialle o arancioni dietro la testa (collare), delimitate posteriormente (spesso anche anteriormente) da una macchia nera; questo collare è molto contrastato nei giovani e tende a svanire con l’età.
Confusioni possibili :
Natrice dal collare settentrionale (vedi "Aiuto alla determinazione"/Bestimmungshilfe)
Natrice viperina
Natrice tassellata
Colubro di Esculapio
Caratteri distintivi
In Svizzera sono presenti due differenti specie di Natrice dal collare, considerate tali dal 2017. La specie Natrix helvetica (Natrice dal collare elvetica) é distribuita nella maggior parte della Svizzera salvo nelle regioni del nord-est, mentre la specie Natrix natrix (Natrice dal collare settentrionale) è presente unicamente nelle regioni del nord-est della Svizzera oltre una frontiera che corre tra la città di Zurig e il Lago di Costanza.
Come tutti i serpenti inoffensivi della Svizzera, la Natrice dal collare elvetica possiede la pupilla rotonda. Il capo non si distacca molto dal tronco e la parte superiore del corpo e possiede grandi scaglie. Il colore di fondo varia dal grigio chiaro al nero. I segni maggiormente caratteristici delle natrici dal collare sono le macchie – nella maggior parte di casi di colore giallo - aventi una forma a cornetto dietro la testa, contrastate da un secondo cornetto di colore nero. Questo collare, che ha dato il nome alla specie, in certi casi è poco marcato o assente, in particolare negli individui melanici. La specie N. helvetica si differenzia da N. natrix per la presenza di un disegno composto da spesse barre verticali nerastre su entrambi i fianchi, mentre che in N. natrix queste bande sono più sottili e talvolta anche assente. La macchia nera del collare è generalmente più marcata in N. helvetica rispetto a N. natrix.
In N. helvetica i maschi possono raggiungere raramente il metro di lunghezza e le femmine possono misurare fino a 140 cm, mentre N. natrix é un poco più piccola.
Modo di vita
La Natrice dal collare è una buona nuotatrice che in caso di pericolo di norma si getta in acqua e vi si immerge. All'interno del suo territorio non è molto legata a un posto particolare; pur se in alcuni luoghi possono essere presenti parecchi individui, è raro osservare lo stesso animale per molto tempo nello stesso punto.
La Natrice dal collare abbandona il suo rifugio invernale all'inizio di aprile. L'accoppiamento ha luogo in maggio; in quest’occasione nei luoghi propizi possono riunirsi più animali. Le uova vengono deposte in luglio sotto mucchi di composto o di letame o in altri luoghi simili, umidi e ricchi di sostanze marcescenti che producono calore. A dipendenza delle dimensioni della femmina, il numero delle uova può variare da 10 a 30, in casi estremi può arrivare fino a 50. I nuovi nati, della lunghezza di circa 20 cm, sgusciano verso la fine di agosto.
A partire dalla metà di ottobre le natrici dal collare ritornano nei loro rifugi invernali.
La Natrice dal collare ha molti nemici naturali (rapaci, aironi, gatti, volpi, faine, ecc.) e non è in grado di difendersi. Per questa ragione l'animale è molto timido e fugge al minimo segnale di pericolo. Se ciò non gli riesce, spesso tenta di scoraggiare l'aggressore appiattendo la testa, fischiando forte e fingendo di voler mordere. Veri morsi sono peraltro molto rari e assolutamente innocui. Se afferrata, la biscia espelle una sostanza maleodorante dalla cloaca. Come misura estrema può fingersi morta, rivoltandosi sul dorso con la bocca aperta e la lingua a penzoloni.
La Natrice dal collare si nutre principalmente di rane, rospi, tritoni e pesci, occasionalmente anche di topi e lucertole. Le prede non vengono uccise, bensì ingoiate ancora vive, di norma iniziando dalla parte posteriore.
Distribuzione
In Svizzera la Natrice dal collare elvetica è presente in tutta la Svizzera ad eccezione delle regioni del nord-est, oltre una linea passante tra Zurigo e il Lago di Costanza. Ad eccezione delle Alpi e di alcune regioni del massiccio Giurassiano, la specie può essere riscontrata ovunque fino a raggiungere un altitudine di 2'000 m.
Protezione
Le esigenze ecologiche della Natrice dal collare, in particolare il suo regime alimentare, la legano fortemente ai luoghi umidi. La drastica diminuzione di questi ambienti avvenuta nel corso di questo secolo e tuttora in atto, conseguenza dei vasti interventi di bonifica, della costruzione di strade e dello sviluppo delle aree insediative, ha avuto preoccupanti conseguenze anche per questo serpente. Sull'Altopiano svizzero, dove un tempo la specie era molto comune, le popolazioni numerose sono divenute ormai rare.
Le osservazioni di bisce dal collare sono effettuate generalmente intorno a laghi e stagni, a piccole zone umide, a corsi d’acqua e di ghiaia. Stagni e laghi sono di grande valore, poiché una grande parte di essi è abitata dalla biscia dal collare.
In Svizzera esistono ancora solo pochi ambienti palustri di grandi dimensioni con popolazioni significative di Biscia dal collare. Nella maggior parte dei casi gli animali sono invece distribuiti in piccoli biotopi di dimensioni limitate sparsi sul territorio. La sopravvivenza della specie dipende quindi molto dalle possibilità di collegamento tra i vari biotopi. La distruzione di un numero sempre maggiore di oggetti e la contemporanea creazione di barriere artificiali (ad esempio la costruzione di strade) intaccano però ripetutamente questa rete di collegamenti, rendendola sempre più lacunosa.
L'utilizzo di pesticidi e l'eutrofizzazione dei corsi d'acqua contribuiscono a loro volta direttamente (avvelenamento) o indirettamente (scomparsa di anfibi) al degrado delle popolazioni di Natrice dal collare. Nelle vicinanze degli agglomerati urbani a queste minacce si aggiungono la presenza di numerosi gatti e l'uccisione sconsiderata da parte di persone ignoranti.
Sulle pendici delle Alpi, dove la Biscia dal collare è diffusa ma non presenta popolazioni numerose, i problemi, pur se meno gravi, sono simili. Si aggiungono inoltre i problemi derivanti dall'abbandono di superfici un tempo coltivate e i danni causati dalla costruzione di piste per la pratica dello sci. Anche nelle aree montane è così riscontrabile un regresso a livello regionale.
Punti da tener presenti a livello pianificatorio:
- tutela di tutte le zone umide ancora esistenti
- elaborazione di piani di ripristino e di gestione dei biotopi esistenti
- protezione delle componenti naturali quale destinazione finale per le aree abbandonate
- conservazione e rafforzamento dei collegamenti ecologici tra i vari biotopi
- delimitazione di zone tampone lungo i corsi d'acqua e attorno alle zone umide
- ripristino di corsi d'acqua canalizzati e di vecchi meandri o lanche
- creazione di nuove zone umide
Misure concrete di ripristino e gestione:
- mantenere sotto controllo la crescita dei cespugli
- creare luoghi di riproduzione per gli anfibi
- arricchire la struttura del biotopo con la posa di mucchi di pietre o di cataste di legna
- ammucchiare i cespugli tagliati in luoghi idonei per la deposizione delle uova
- progettare rive naturali e non incanalate
- eseguire i lavori di gestione nella stagione invernale
- ridurre l'utilizzo di prodotti chimici nelle colture.
Habitat
Nella scelta dell'habitat il rettile è adattabile, purché vi sia disponibilità di nutrimento, di nascondigli e di luoghi nei quali rifugiarsi, svernare e deporre le uova. Può quindi vivere nelle paludi, negli stagni, sulle rive dei laghi, lungo i fiumi, nelle zone golenali, ma anche nelle cave di argilla o di ghiaia. Nei territori più favorevoli occupa anche radure, siepi e margini boschivi.
Nella regione alpina la si vede anche lungo i torrenti montani e nelle pietraie. Le popolazioni più importanti sono tuttavia localizzate lungo i fiumi maggiori, sulle rive dei laghi e nelle aree paludose di vaste dimensioni. In prossimità di questi habitat principali, la specie riesce a colonizzare anche piccoli ambienti umidi oppure biotopi di formazione recente (ad esempio cave di ghiaia) che, da soli, non sarebbero probabilmente in grado di garantire la sopravvivenza di una popolazione.